Intelligenza collettiva

Le persone tendono a pensare all’intelligenza come a due tipi: quella che chiamiamo, tra virgolette, “vera” intelligenza, quella che si suppone che noi abbiamo, e poi c’è questa idea di un’ ‘intelligenza collettiva,’ come uno sciame di api, colonie di formiche, banchi di pesci, e così via. E le persone tendono a pensare a queste cose come a cose radicalmente diverse. In realtà alcuni studiosi sostengono che la realtà tutta l’intelligenza è intelligenza collettiva, e questo perché siamo tutti fatti di parti. 

Michael Levin, un biologo dello sviluppo presso l’Università di Tufts, suggerisce che, in realtà, tutta l’intelligenza è intelligenza collettiva, poiché ogni individuo è composto da molte parti che cooperano in modo sinergico. Descrive il processo di sviluppo embrionale come un viaggio dalla fisica alla mente, iniziando con l’ovocita non fecondato che si trasforma gradualmente in un embrione complesso. Il concetto di architettura di competenza multi-scala spiega come ogni livello del nostro corpo, dalle cellule ai tessuti agli organi, abbia competenze specifiche nella risoluzione di problemi rappresentando nella sua gerarchia di compiti una forma di intelligenza collettiva.

L’intelligenza collettiva rappresenta un concetto del mondo contemporaneo, dove la condivisione e l’elaborazione delle conoscenze possono portare a soluzioni più innovative e efficaci rispetto all’agire individualmente. Si basa sull’idea che gruppi di individui, quando lavorano insieme in modo collaborativo e coordinato, possano generare idee, decisioni e risultati migliori rispetto a quelli che ogni singolo individuo potrebbe ottenere autonomamente.

L’intelligenza collettiva si riferisce alla capacità di un gruppo di persone di risolvere problemi complessi, prendere decisioni o generare idee in modo collettivo e collaborativo, integrando e sintetizzando le diverse competenze, conoscenze ed esperienze presenti nel gruppo. Si tratta di un fenomeno che va al di là delle capacità cognitive individuali e che si manifesta quando le persone collaborano in modo sinergico.

L’obiettivo dell’intelligenza collettiva è massimizzare l’efficacia del gruppo, sfruttando la diversità delle prospettive e delle competenze dei suoi membri per giungere a soluzioni innovative e ottimali.

Esistono vari modelli e approcci per implementare e sfruttare l’intelligenza collettiva. Alcuni dei principali includono:

Crowdsourcing:

Il crowdsourcing coinvolge la distribuzione di compiti o problemi a una vasta rete di persone attraverso piattaforme online. Le risposte e le soluzioni fornite dalla “folla” vengono poi aggregate e analizzate per ottenere risultati utili e innovativi. Questo modello sfrutta la partecipazione di massa per risolvere problemi complessi.

Wisdom of the Crowd (Saggezza della Folla):

Questo concetto si basa sull’idea che la media delle opinioni o delle previsioni di un gruppo di individui sia spesso più accurata rispetto all’opinione di un singolo esperto. La saggezza della folla emerge quando diverse prospettive vengono considerate e integrate per ottenere una visione più completa e accurata di un problema o di una situazione.

Hive Mind (Mente dell’Alveare):

Questo modello prende spunto dalla struttura e dal comportamento degli alveari. Gli individui collaborano in modo autonomo e seguono semplici regole locali, ma l’insieme delle loro azioni porta a risultati complessi e organizzati a livello globale. È un modello che valorizza la decentralizzazione e l’interazione tra gli individui.

Collaborative Problem Solving (Risoluzione Collettiva dei Problemi):

Questo modello si concentra sull’elaborazione collettiva delle soluzioni ai problemi. Gli individui collaborano attivamente, contribuendo con le proprie conoscenze e abilità, al fine di sviluppare soluzioni più complete e efficaci.

Al di là dell’intelligenza collettiva umana, esistono diverse forme di intelligenza collettiva presenti in natura e che sono state modellate per ispirare sviluppi tecnologici e organizzativi. Ecco alcune di queste:

  • Intelligenza Collettiva delle Api:
    Gli alveari di api sono noti per la loro organizzazione altamente strutturata e coordinata. Le api lavorano insieme in modo sincronizzato per svolgere compiti specifici, come la costruzione e la manutenzione del nido, la raccolta di cibo e la difesa della colonia. Questo comportamento è il risultato di una comunicazione altamente sviluppata e di un sistema di feedback che coordina l’azione collettiva.
  • Intelligenza Collettiva degli Uccelli Migratori:
    Gli uccelli migratori, come gli stormi di uccelli, dimostrano un’eccezionale capacità di coordinazione e adattamento collettivo durante le migrazioni. Ogni uccello segue semplici regole locali per mantenere la formazione e reagire agli altri uccelli intorno a loro. Questo consente loro di navigare insieme su lunghe distanze in modo efficiente e preciso.
  • Intelligenza Collettiva degli Sciame di Formiche:
    Le formiche formano colonie altamente organizzate in cui ogni individuo ha un ruolo specifico e contribuisce al benessere complessivo della colonia. Utilizzano la comunicazione chimica e il comportamento di risposta diretta per coordinare le attività, come la ricerca di cibo e la costruzione del nido.
  • Intelligenza Collettiva dei Pesci:
    Alcune specie di pesci, come le sardine o gli sgombri, si aggregano in grandi banchi. Questi banchi dimostrano un alto livello di coordinazione, consentendo ai pesci di navigare attraverso l’acqua in modo efficace, scappare dai predatori e trovare cibo.
  • Intelligenza Collettiva nei Sistemi Computazionali:
    L’intelligenza collettiva è stata implementata anche in sistemi informatici e algoritmi. Ad esempio, gli algoritmi di “swarm intelligence” (ispirati al comportamento degli insetti sociali) vengono utilizzati per ottimizzare la distribuzione delle risorse o risolvere problemi complessi.