Psicologia delle “folle digitali”

Gustave Le Bon ha dato un contributo significativo al campo della psicologia sociale con il suo lavoro sulla psicologia della folla e sul comportamento di massa. Il suo libro “The Crowd: A Study of the Popular Mind” tradotto in italiano con il titolo psicologia delle folle, pubblicato nel 1895, è considerato un classico nel campo e rimane un riferimento di rilievo.

Le Bon mise in evidenza una sostanziale diversità tra le folle o le masse e singoli individui nel loro comportamento e pensiero. Secondo lui, quando gli individui si uniscono per formare una folla, perdono la loro individualità e diventano parte di una mente collettiva che opera secondo le proprie regole. La folla non solo è capace di compiere atti che i singoli membri non farebbero da soli, ma è anche capace di generare la propria energia e direzione. Pertanto, il comportamento della folla non può essere previsto dal comportamento dei suoi singoli membri. Le Bon ha identificato tre fattori che influenzano il comportamento delle folle: l’anonimato della folla, la suggestionabilità della folla e il contagio della folla.

Possiamo notare una sorprendente similitudine con il contesto contemporaneo digitale e dei social media. La folla digitale, parallelamente a quanto accade in un contesto fisico dove individui perdono in parte la loro individualità e diventano parte di una mente collettiva influenzata dall’interazione e dalla dinamica del gruppo.

Alcune dimensioni sono di particolare interesse di studio:

  • Comportamento di massa online: Come le persone interagiscono, rispondono e si comportano in modo collettivo su piattaforme digitali come i social media. Questo può includere la diffusione di informazioni, la partecipazione a proteste online, l’adesione a tendenze, ecc.
  • Influenza sociale online: Come l’influenza tra i membri della folla digitale si verifica attraverso l’esposizione a contenuti, l’interazione con altri utenti e l’influenza degli opinion leader e degli influencer.
  • Disinformazione e polarizzazione: Come le informazioni errate, la disinformazione e la polarizzazione possono diffondersi all’interno di gruppi online, influenzando le opinioni e i comportamenti dei membri della folla digitale.
  • Conformità e suggestibilità online: Come le persone sono influenzate dalle opinioni e dai comportamenti degli altri su piattaforme digitali, e come questa conformità può guidare le scelte e le azioni degli individui online.
  • Effetti psicologici delle interazioni online: Come l’interazione online può influenzare l’autostima, l’identità digitale, il benessere psicologico e la percezione di sé stessi e degli altri.
  • Ruolo degli algoritmi e della progettazione delle piattaforme: Come gli algoritmi e il design delle piattaforme influenzano il comportamento e la dinamica sociale online, creando spazi digitali che favoriscono determinati tipi di interazione e comportamento di folla.

L’anonimato della folla, come descritto da Le Bon nel contesto delle folle fisiche, trova un parallelo nel relativo anonimato che i social media possono offrire. Gli utenti agiscono spesso dietro uno schermo, sperimentando una sorta di distanza e disconnessione dalle conseguenze reali delle loro azioni online. O agire utilizzando attraverso account non riconducibili alla persona. Questo può portare a un comportamento più estremo, disinibito e aggressivo, simile a quanto avviene nelle folle fisiche.

La suggestionabilità della folla, come analizzata da Le Bon, può essere associata all’influenza che figure di autorità, influencer e opinion leader possono avere sui social media. Le persone tendono ad essere influenzate dai contenuti, dalle opinioni e dai suggerimenti che vedono e leggono online. I messaggi persuasivi, le tendenze virali, gli hashtag e i meme possono fungere da suggerimenti che influenzano il pensiero e il comportamento delle persone su queste piattaforme.

L’intensità emotiva della situazione, come indicato da Le Bon, può essere paragonata all’effetto emozionale amplificato che i contenuti virali e controversi possono avere sui social media. Le emozioni forti possono sopraffare il pensiero critico e portare a comportamenti impulsivi e reattivi.

La folla digitale condivide alcune caratteristiche con la folla fisica descritte dai primi studiosi come Gustave Le Bon, come l’anonimato relativo, la suggestionabilità e la capacità di generare un comportamento collettivo che può essere diverso dal comportamento individuale. Tuttavia, ci sono anche differenze significative dovute alle peculiarità dell’ambiente online.

Prospettive di analisi utili a comprendere come i meccanismi sociali e psicologici possano essere applicati anche al contesto digitale dei social media, evidenziando come la dinamica di gruppo e l’anonimato possono influenzare il comportamento online.

Paola Giannetakis

@neurobytes 2023