Samsung Galaxy AI e le nuove frontiere della comunicazione

Durante l’evento Galaxy Unpacked, Samsung ha annunciato un notevole avanzamento nel settore della telefonia mobile, introducendo un’innovativa implementazione di intelligenza artificiale tramite la suite Galaxy AI.

Non è di per sé l’AI ad aver suscitato particolare interesse, considerato quanto ormai stia diventando parte integrante della realtà quotidiana di ogni settore, piuttosto la sua destinazione d’uso. L’azienda ha infatti annunciato la grande novità del nuovo smartphone: l’opzione Live Translate (utilizzabile su chiamate e messaggi Whatsapp). Trattasi di un traduttore simultaneo, in 13 lingue ambo-direzionale. 

Uno dei vantaggi di questa funzionalità è rappresentata dalla velocità, sarà infatti in grado di elaborare quasi istantaneamente milioni di parole e tradurre in tempo reale grandi volumi di dati, consentendo l’accesso a 13 lingue contemporaneamente, passando da una all’altra e viceversa in pochi secondi. La comodità e il risparmio economico, oltre che di tempo, nel poter tradurre senza l’intervento di una terza persona o dei già esistenti traduttori online o app di traduzione anche offline che comunque non forniscono traduzioni precise di discorsi complessi. 

Immaginiamo di trovarci in un ambiente internazionale di lavoro, e durante una riunione con colleghi che parlano lingue diverse, l’opzione Live Translate consente una comunicazione fluida e immediata senza la necessità di traduttori umani o app esterne. L’operabilità in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo renderà la comunicazione multilingue più accessibile e immediata, andando ad abbattere tutte quelle barriere linguistiche che spesso causano incomprensione tra culture diverse e rendono più ostica la diffusione della conoscenza, nonché della socialità.

Oggettivamente un contributo importante, ma quale potrebbe essere l’impatto che questa ulteriore “agevolazione” avrà sull’essere umano?

E’ possibile che le persone progressivamente possano  non sentire più l’esigenza di studiare nuove lingue, di mettersi in gioco, impegnarsi, impiegare tempo nel ricercare parole, idiomi particolari, modi dire o l’origine del significato di parole per cercare di apprendere meglio una nuova parola, sforzarsi a creare scorciatoie mentali per ricordare più facilmente una parola appena imparata?

Un possibile annichilimento progressivo della capacità cognitiva dell’essere umano non è da sottovalutare. 

Nelle poche ricerche che sono state condotte al riguardo emerge quanto importante sia apprendere lingue straniere. Molti sono gli effetti positivi che l’attività di apprendimento di una nuova lingua apporta al nostro cervello: dal miglioramento delle capacità cognitive, della memoria, dell’attenzione, della flessibilità mentale, allo sviluppo della plasticità cerebrale (capacità del cervello di modificare la sua struttura e le sue funzioni in risposta all’esperienza e all’apprendimento).

Entrando nello specifico, questa attività può aumentare la densità della materia grigia nella corteccia cerebrale e migliorare la connettività tra le diverse aree del cervello; infatti, durante il processo vengono coinvolte diverse aree del cervello, tra cui la corteccia cerebrale, l’ippocampo e il sistema limbico. La corteccia cerebrale è la parte del cervello responsabile dell’elaborazione delle informazioni linguistiche, come la grammatica e il vocabolario. L’ippocampo, invece, è coinvolto nella memorizzazione delle informazioni linguistiche e nella creazione di associazioni tra parole e concetti. Infine, il sistema limbico, che comprende l’amigdala e l’ippocampo, è coinvolto nella regolazione delle emozioni e delle risposte emotive.

Secondo uno studio condotto dall’Università di Tel Aviv, l’apprendimento di una seconda lingua può anche avere effetti positivi sulla salute mentale, riducendo il rischio di depressione e di ansia, nonché contribuirebbe anche alla prevenzione di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

È importante quindi essere consapevoli che un utilizzo estremo delle tecnologie può comportare effetti paradossi e potenzialmente dannosi. Innovazioni come Live Translate possono migliorare la nostra vita quotidiana. ma dobbiamo valutare anche i potenziali rischi. Diventa fondamentale promuovere un uso responsabile e bilanciato affinché non si traduca in una perdita progressiva delle preziose qualità umane come la curiosità, la sfida personale e la gratificazione che deriva dallo sforzo nell’apprendimento di nuove abilità, come ad esempio le lingue straniere.

Lucia Iannilli – Cybersecurity Analyst @ Innovery